Non solo di seppie

Se pesate che il “nero” sia solo ottenuto dalle seppie, vi sbagliate, in realtà questo liquido è secreto dalle ghiandole di tutti i cefalopodi e quindi anche i polpi, i totani e i calamari. Esistono però delle leggere differenze di colore: i polpi lo emettono nero, totani e calamari bluastro, mentre quello delle seppie tende al bruno.

Un tempo inchiostro per scrivere

Una volta veniva usato esclusivamente come inchiostro per la scrittura, si tratta infatti di un colorante estremamente efficace.

Interessanti proprietà benefiche

Composto principalmente da melanina e muco, contiene anche piccole quantità di particolari enzimi ed aminoacidi, come tirosiasi, dopamina, L-DOPA, taurina, acido aspartico, acido glutammico, alanina, lisina.Vanta inoltre capacità antibiotiche e ha un positivo effetto sul sistema immunitario.

Un potente colorate

Come precedentemente detto, ci troviamo di fronte a tutti gli effetti a un colorante, per cui oltre che per aromatizzare il piatto che va a condire, è usato per tingere la pietanza. Se ne fa ad esempio un’affascinate pasta nera e viene utilizzato anche per colorare la polenta e la base della pizza.

Come estrarre e conservare il liquido

Si può acquistare già pronto, soluzione estremamente pratica, ma è possibile anche estrarre la vescica contenente il prezioso liquido direttamente dalle seppie fresche, quando le si eviscera, per usarla subito o in un secondo momento. La sacca con il nero si vede a colpo d’occhio. Se lo volete usare subito, tagliate la vescichetta e raccogliete il contenuto in un bicchiere e cui aggiungerete dell’acqua tiepida per poi usare l’intingolo a vostro piacimento. Se preferite conservarlo, versate il liquido in un contenitore e poi mettetelo in freezer, evitando di congelare la sacca intera. Altrimenti potete mettere la sacca chiusa in una scatola e conservarla in frigorifero per un paio di giorni al massimo.

 

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