Benvenuti a "La Tana del Gusto", un piccolo "Rifugio" nella Brianza dove poter assaporare l'autentica cucina mediterranea...
- Dettagli
chiuso dal giorno 11 Agosto al 2 Settembre compreso.
... Vi aspettiamo dal 3 settembre...
Lo Staff del Ristorante La Tana del Gusto
Vi agura Buone Vacanze !
- Dettagli
8 Marzo 2019
Menu
Antipasto
Cubotti di Patata Gialla con Pachino e Calamari Croccanti
Primo piatto
Orecchiette “Mimosa di Mare”
Secondo Piatto
Orata al Forno con Datterino Giallo, Olivella e Cima di Rapa
Dessert
Cannolo rivisitato
Acqua, Selezione di Vino Bianco della nostra Cantina
Caffè e Limoncello
Euro 25,00 a persona
Per info e prenotazioni
Giuseppe Salerno 340 7745186
- Dettagli
25 Dicembre 2018
Pranzo di Natale
Programma : h. 12,30
***
Cocktail di Benvenuto
con Sfiziosità dello Chef
Antipasti
Fettuccina di Seppia con Pachino, Patata e Olivella
Polentina Morbida con Guazzetto di Moscardini
Selezione di Salumi, Formaggi e sott’ Oli della Basilicata
Primi Piatti
Paccheri di Gragnano con Carciofi, Tartare di Gamberi e Crema di Patata
Strascinati Lucani al Ragu’ di Salsiccia Lucana e Stracciatella
Secondo Piatto
Cubotto di Manzo Scottato con gocce di Modena ,Fiordilatte Tiepida e Cicoria
Baccala’ Fritto con Bouquet di Verdura fresca
Dessert
Panettone caldo con Crema al Mascarpone
Caffè e Limoncello
Selezione di Vino Rosso e Bianco della Nostra Cantina
Costo del Pranzo : 55,00 € a Persona
Per info e prenotazioni: Giuseppe Salerno 340/7745186
e-mail : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Dettagli
Il ritratto di un'Italia che si "ravvede" dagli sprechi nei dati del rapporto 2018 dell'Osservatorio Waste Watcher presentato a Bologna
ROMA - Nove italiani su 10 si rammaricano (91%) e ammettono i loro sensi di colpa (92%) per il cibo gettato. Quattro italiani su 5 giudicano un'assurdità irresponsabile buttare il cibo ancora buono e 4 su 10 dichiarano di aver ridotto gli sprechi nell'ultimo anno. Come? Controllando cosa serve davvero prima di fare la spesa (96%) ma anche congelando il cibo cucinato in eccesso (92%). Nei primi 20 anni dalla nascita di Last Minute Market arriva il ritratto di un'Italia che si 'ravvede' dagli sprechi nei dati del rapporto 2018 dell'Osservatorio Waste Watcher presentato oggi a Bologna.
Ma quanto pesa il cibo sprecato in Italia? Sul piano della distribuzione, grava per 9,5 kg/anno ad ogni mq di superficie di vendita negli ipermercati e per 18,8 kg/anno ad ogni mq nei supermercati. Tradotto per ogni consumatore italiano significa una produzione di spreco di 2,89 kg/anno pro capite, vale a dire 55,6 gr a settimana e 7,9 gr al giorno solo sul piano distributivo.
Sono i dati del progetto Reduce promosso dal Distal (Dipartimento Scienze e Tecnologie Agroalimentari) dell'Università di Bologna con l'Università della Tuscia e il ministero dell'Ambiente, nell'ambito della campagna Spreco Zero di Last Minute Market. Il progetto Reduce attraverso i Diari di Famiglia ha esaminato anche i dati reali dello spreco domestico del cibo in Italia: la vera 'voragine' degli sprechi perché nelle nostre case gettiamo ogni anno 36 kg annui di alimenti pro capite.
"Mangiare è un atto di giustizia e di civismo: verso noi stessi, verso gli altri, verso il mondo - spiega il fondatore Spreco Zero Andrea Segrè - I paradossi del cibo sono evidenti: 815 milioni di individui sulla terra soffrono la fame e 1 persona ogni 3 è malnutrita. Ma intanto una persona su 8 soffre di obesità. A breve prenderanno il via le iniziative della campagna Spreco Zero per i primi
20 anni di Last Minute Market, un progetto nato fra l'autunno 1998 e la primavera '99 che vogliamo celebrare con molte iniziative fino al 5 febbraio 2019, sesta Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco".
Arriva intanto la nuova edizione del Premio Vivere a Spreco Zero, testimonial l'artista Giobbe Covatta. Anche i cittadini potranno partecipare al contest fotografico con le loro buone pratiche antispreco, inviando l'immagine e un testo con hashtag #sprecozero su twitter e instagram. Le premiazioni sono previste il 28 novembre a Bologna, nell'ambito dell'edizione 2018 della Campagna 'Spreco Zero' e all'interno del progetto 60 Sei Zero sostenuto dal ministero dell'Ambiente.
Fonte: www.reppublica.it
- Dettagli
Scopri i piatti ed i prodotti tipici,i formaggi ed i salumi,i dolci ed i vini della cucina lucana con un viaggio nella gastronomia della Basilicata!
Pur essendo una della regioni più piccole d’Italia, la Basilicata presenta una vasta offerta enogastronomia, differenziata per territorio.
C’è una regione italiana in cui la cucina pur identificandosi in maniera prepotente con il territorio mantiene un unico comune denominatore: l’esaltazione dei prodotti della terra.
Gli antipasti della cucina Lucana.
Il prologo ad un pasto della Lucania è rappresentato dai calzoni alle erbe, infarciti di bietoline ed uva sultanina e da un piatto dove melanzane e peperoni gialli vengono abbinati a crostini insaporiti con olio d’oliva.
Da assaggiare la Lucanica, soppressata a forma di ferro di cavallo insaporita con prezzemolo e cumino. Il caciocavallo podolico ed i formaggi freschi, come ricotte e scamorze, costituiscono, all’occorrenza, ingredienti per gli antipasti o per saporiti secondi piatti.
Tra gli insaccati lucani più tipici, troviamo la Pezzenta, salsiccia realizzata con scarti della lavorazione degli animali da macello, mischiati a spezie e fatti essiccare.
Dalla tradizione contadina derivano anche i “crusch’' peperoni secchi fatti essiccare al sole ed all’aria aperta.
Spesso, nei paesini dell’ entroterra queste variopinte e profumate collane rosse fanno da scenografia alle finestre delle abitazioni rurali
I Piatti Tipici Lucani.
Nei comuni dell’Appennino Lucano, e nei due capoluoghi di provincia, Potenza e Matera, i primi piatti sono le portate più accuratamente realizzate dagli chef che esaltano la semplicità della tavola lucana, come nel caso dell’Acquasale, miscela di uova, olio e cipolla con pane raffermo.
La pasta fatta in casa è una costante e costituisce l’ ingrediente principale di numerose ricette, come le orecchiette alla materna e gli strangolapreti (fettuccine di pasta a forma di bastoncini) alla potentina e i cavatelli con le cime di rapa.
I Secondi piatti
I secondi piatti più caratteristici della Lucania sono quelli realizzati nella zona del Metaponto, striscia di terra pianeggiante bagnata dallo Ionio.
Qui il pesce è il principe della tavola. Tra i secondi più frequenti, baccalà e peperoni e il Baccalà a ciaruedda con cipolline fresche e peperoncino.
Nelle zone interne, agnello e maiale sono gli ingredienti principali delle seconde portate.
I Cutturiddi sono costituiti da agnello insaporito con cipolline, pomodori maturi rosmarino e alloro. Se si vuole gustare una delle ricette lucane più antiche occorre ordinare la pecora nel coccio, carne di agnello cotta in vasi di coccio, con patate, cipolle e pomodori.
Il pane è un altro degli elementi tipici della cucina lucana. E’ cotto nei forni a legna e lavorato con farina bianca ed integrale. E’ particolarmente fragrante ed è uno dei prodotti lucani che valica i confini regionali per approdare sulle tavole di tutta l’ Italia Meridionale.
Anche le fave, sempre di origine contadina, rappresentano uno dei pasti principali della Lucania.
Vengono cucinate in mille modi, ma la variante più gustosa è quella che prevede l’ aggiunta di cipolle, pomodori e pancetta.
I Dolci della Pasticceria lucana.
Essendo una cucina agricola ed ancestrale, quella Lucana non lascia molto spazio alla fantasia pasticcera. Le frittelle dolci, semplici e genuine, sono tra le poche voci che si possono ascrivere al dolce tipico della Basilicata.
A Maratea, inoltre, consigliamo di assaporare i bocconotti, biscotti con crema di amarena, oppure i dolci di noci di Trecchina, località famosa anche per il pane.
Le strade del Vino in Basilicata
La Basilicata è la terra dell’ Aglianico del Vulture, vino rosso di medio alta gradazione, di buona corposità, ideale per accompagnare cibi dai sapori semplici ma decisi.
Solo ultimamente le aziende produttrici stanno affinando i loro prodotti, ma anche i vini sfusi sono di buona qualità, anche se con una maggiore nota di tannino.
Fonte: www.agendaonline.it